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Incendi: il Consiglio regionale pugliese dà il via libera alla tecnica del “fuoco prescritto”

Il Consiglio regionale della Puglia, con 31 voti favorevoli e 5 astenuti, ha approvato la proposta di legge «Norme per l’applicazione pianificata del fuoco prescritto». La norma ha come obiettivi la prevenzione degli incendi boschivi, la conservazione e il miglioramento della funzionalità ecosistemica, la gestione delle risorse agro-silvo-pastorali, formazione del personale.

Per «fuoco prescritto» si intende «la tecnica di applicazione esperta, consapevole e autorizzata» del fuoco «su superfici pianificate e secondo una progettazione basata su prescrizioni e procedure operative precise per ottenere i risultati previsti e ridurre gli impatti ambientali». «L’impatto ecologico del fuoco prescritto – si legge nel testo della legge – è di molto inferiore rispetto a quello di un incendio che evolve in maniera incontrollata. Infatti, operando nelle stagioni in cui la fauna non nidifica, con temperature dell’aria basse e un’alta umidità del suolo, il fuoco procede con intensità e severità molto basse, liberando meno fumo e inquinanti, e non altera le caratteristiche del suolo. Operando in questo modo si consuma solo una piccola frazione della vegetazione, quella più infiammabile, e si lascia integra la restante parte. Di conseguenza, in caso di incendio estivo, le squadre antincendio si troveranno a fronteggiare, nelle zone preventivamente trattate con fuoco prescritto, fronti di fiamma meno intensi che possono essere controllati con maggiore facilità e minori rischi, senza ricorrere alle complesse tecniche di attacco indiretto».

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