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A Gravina nasce il Comitato di Consultazione Popolare contro lo stoccaggio di rifiuti radioattivi sulla Murgia

Nella giornata di lunedì 11 gennaio si è tenuto un incontro per la costituzione ufficiale del Comitato di Consultazione Popolare della città di Gravina in Puglia rappresentato dalle associazioni ambientaliste, giovanili, culturali, dalle forze sindacali, professionali e di categoria. A conclusione dell’incontro il Comitato ha approvato i punti del documento di condivisione che convergono, in buona sostanza, nella piena contrarietà ad una ipotetica individuazione di un’area idonea allo stoccaggio di rifiuti radioattivi nel territorio della murgia e di Gravina.

La legge consente, alle comunità dei territori individuati dalla CNAPI, di dimostrare la propria contrarietà a tali scelte attraverso una procedura ben individuata sul sito depositonazionale.it. Vorremmo procedere con senso di responsabilità, senza azioni sociali allarmistiche, con serietà, con fermezza e con atti di assoluta trasparenza. Per questo gli scriventi hanno inoltrato alle istituzioni e ai relativi rappresentati istituzionali una richiesta d’incontro ufficiale affinché si condividano le nostre ragioni e le nostre motivazioni che pongono l’accento su argomenti di grande importanza.

Siamo convinti che questo avvio di percorso popolare e di partecipazione dal basso, certamente complicato e articolato, possa vedere l’adesione di altre sigle, di altre associazioni e la partecipazione di tutti i cittadini che sono giustamente preoccupati per questa scelta. Il futuro della nostra comunità passa anche da questo momento delicato. Si allega documento integrale e tutte le sigle che hanno aderito.

IL COMITATO DI CONSULTAZIONE POPOLARE. Via G. Matteotti, 29 – Gravina in Puglia
Per contatti: Giuseppe Deleonardis 3355967846; Giuseppe Lapolla 3386333695; Carlo
Loiudice 3297938337; Vito Cicala 3493955670
e-mail: bat.deleonardis@puglia.cgil.it ; giuseppelapolla@tiscali.it; carloiud@libero.it;

NASCE OGGI IL COMITATO DI CONSULTAZIONE POPOLARE

Dopo la notizia divulgata dalla società Sogin sulle ipotesi d’individuazione del sito di stoccaggio nazionale di scorie radioattive si sono levate sul territorio e nella nostra città molte voci di dissenso. In base ai principi di trasparenza e partecipazione pubblica, gli scriventi hanno avviato un’azione promotrice per la costituzione del Comitato.

Il Comitato intende intraprendere una serie d’incontri informativi per l’intero periodo di consultazione pubblica (60 giorni), nei limiti e nelle modalità dettate dall’emergenza COVID, cosi come prospettato dalla Società incaricata a partire dal 5 gennaio 2021. Com’è noto nei sessanta giorni successivi alla pubblicazione della CNAPI (Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee) le Regioni, gli Enti locali, nonché i soggetti portatori di interessi qualificati, possono formulare osservazioni e proposte tecniche secondo le modalità indicate sul sito depositonazionale.it. L’intendo è quello di ragionare seriamente sul tema della discarica di scorie radioattive individuata sul nostro territorio senza “avvallare” proteste NIMBY (Not In My Back Yard, letteralmente “Non nel mio cortile sul retro”) o prese di posizione “a prescindere”, perché ci sembra evidente come questo Governo si stia sforzando di rendere il processo trasparente e partecipato!

Il Comitato è costituito da una rete di associazioni ambientaliste, giovanili, culturali, organizzazioni sindacali, forze professionali e di promozione del territorio che vogliono stimolare la discussione cittadina e fare sinergia con l’amministrazione comunale e con le varie istituzioni, per la compilazione delle osservazioni da presentare relativamente al sito di Gravina in Puglia (ex art. 27, commi 2 e 3 del D.lgs. N. 31/2010);

In tal senso vorremmo proporre una base di discussione per argomentare la nostra contrarietà sui seguenti
punti:
– la nostra terra e il Sud in particolare che possiede la quota di territorio paesaggisticamente più qualificata
del nostro paese, non può essere il luogo di stoccaggio di scorie radioattive prodotte in altre regioni o nei
dismessi siti delle centrali nucleari italiane;
– la nostra Murgia vuole liberarsi dal suo destino di “area interna” e per farlo vuole puntare su progetti
territoriali qualificanti che possano incentivare il turismo ambientale, culturale e il cosiddetto turismo
“dolce” e sostenibile. Murgia non vuol dire area sfortuna!
– Il sito di Gravina (BA5) non rientra tra le aree di classe A1 “molto buone” ma tra le aree di classe A2
“buone”, aree cioè potenzialmente idonee alle quali il giudizio ricevuto non può essere risolutivo e
immutabile, come tale si potrebbe richiedere o l’esclusione dai 67 siti individuati o un declassamento del sito
stesso;
– la prossimità di questo eventuale sito a parchi naturalistici come quello dell’altamurgia o al Parco Regionale
della gravina di Gravina in Puglia (già individuato con la L.R. 19/97) è un chiaro segnale negativo per la
promozione turistica della nostra terra e per gli eventuali risvolti economici che ne deriverebbero;
– le caratteristiche della nostra terra fatta di argilla e soprassuoli fertili è patrimonio insostituibile!
Un’agricoltura qualificata, costituita da seminativi votati alla produzione di grano duro italiano, non può
diventare sito di stoccaggio di scorie. Che fine faranno le aziende agricole presenti in loco, le masserie
antiche, le piscine, i fienili, i pozzi e le architetture di antiche testimonianza del lavoro dell’ uomo e della
antica tradizione agricola? Paradossale sarebbe la violazione dell’area Parco e NATURA 2000 Puglia con un
deposito di scorie nucleari, quando gli agricoltori sono vincolati in queste aree da una serie di vincoli imposti
dallo stato Italiano e dall’ue per preservare siti di alto valore naturalistico, ambientale e paesaggistico.
– In un territorio dove è riconosciuta la presenza di svariate specie autoctone vegetali ed animali in via
d’estinzione, la produzione di prodotti agroalimentari DOP ed IGP; quale futuro potrà determinarsi per
nostra agricoltura? Ad esempio il pane di Altamura (DOP), i pregiati vini che si producono in loco o la
produzione della lenticchia I.G.P. che fine faranno?
– Siamo fortemente convinti che la scelta di allocare l’individuazione del sito di Gravina attigua al “SIC Difesa
Grande” (sito di Importanza Comunitaria) sia sbagliata: dalle carte si evince come l’area individuata dalla
CNAPI “ricalchi” il confine del SIC senza il rispetto dei buffer (fasce di pertinenza) di salvaguardia dell’area
protetta. In tal senso va presa in seria considerazione la questione importantissima delle aree contigue, come
proposto nell’incontro congiunto tra il Parco dell’alta Murgia e i sindaci dei comuni murgiani, cioè quelle aree
di rispetto e di pertinenza che devono garantire un’adeguata distanza da siti di pregio ambientale;
– Siamo convinti che il bosco Difesa Grande, già preda d’incendi e di aggressioni antropiche avvenute negli
ultimi anni, è stato inteso dalla comunità locale come una risorsa insostituibile e ancora oggi è percepito
come luogo di tutela ambientale, di svago e spazio verde ricreativo per i tanti cittadini che lo frequentano.

La presenza del deposito radioattivo potrebbe sminuire gli sforzi di un’intera comunità che punta tutt’oggi sulla sua rinascita dopo gli incendi devastanti che l’hanno distrutto. Militarizzare centinaia di ettari di paesaggio agricolo e boschivo ci sembra una soluzione sbagliata!

È tempo di partire e di esprimere le nostre ragioni iniziando a chiedere spiegazioni alla Sogin sul perché la carta è priva dei necessari studi ambientali e paesaggistici che potevano meglio individuare i siti. In definitiva sarebbero proprio quegli studi e quei valori che qui rivendichiamo gli strumenti indispensabili per il rilancio dell’intero tessuto economico e sociale! Una strada ormai percorsa dalle comunità locali che hanno deciso di puntare su altre specificità e non su una discarica di rifiuti tossici.

ADERENTI AL COMITATO:
CGIL provinciale e Comunale, UIL, CISL provinciale, PUNTO GG, ASSOCIAZIONE BOSCO
DIFESA GRANDE, CIA Provinciale AREA LEVANTE, OMINI DI PIETRA, ASSOCIAZIONE
AMICI DELLA POLIZIA LOCALE, SEZIONEAUREA, ASSOCIAZIONE INSIEME PER LA GIOIA,
FRIDAYSFORFUTURE GRAVINA, GRAVINAMELAPULISCOIO, OBIETTIVO GIOVANI,
ASSOCIAZIONE GRAVINA NATURAMBIENTE, GRAVINA FESTINA LENTE, M.I.Cro odv,
Asd DORANDO PIETRI, CENTRO STUDI NUNDINAE, C.A.B.A. GRAVINA, CALCAREA,
ASSO.T.IM, ASSOCIAZIONE LIBERA – PRESIDIO F. MARCONE,
CONFARTIGIANATO, CONFAGRICOLTURA Bari, CONFCONSUMATORI Gravina, CENTRO
STUDI “ENZO MARCHETTI”, ARCI-GRAVINA, COLDIRETTI Bari, CONSULTA GIOVANILE
DI GRAVINA, ASSOCIAZIONE VOLA.

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