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I muretti a secco dichiarati dall’Unesco “Patrimonio dell’umanità”. Il bando Psr 4.4 per il loro recupero

L’Unesco ha iscritto “L’Arte dei muretti a secco” nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità. E’ quanto si legge in un post sul profilo Twitter dell’organizzazione che si congratula con gli 8 Paesi che hanno presentato la candidatura: oltre all’Italia, Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.

“L’arte del “Dry stone walling” riguarda tutte le conoscenze collegate alla costruzione di strutture di pietra ammassando le pietre una sull’altra, non usando alcun altro elemento tranne, a volte, terra secco”, spiega l’Unesco nella motivazione del provvedimento. Si tratta di uno dei primi esempi di manifattura umana ed è presente a vario titolo in quasi tutte le regioni italiane, sia per fini abitativi che per scopi collegati all’agricoltura, in particolare per i terrazzamenti necessari alle coltivazioni in zone particolarmente scoscese. “Le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l’ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l’uomo e la natura. La pratica viene trasmessa principalmente attraverso l’applicazione pratica adattata alle particolari condizioni di ogni luogo” in cui viene utilizzata, spiega ancora l’Unesco. I muri a secco, sottolinea l’organizzazione, “svolgono un ruolo vitale nella prevenzione delle slavine, delle alluvioni, delle valanghe, nel combattere l’erosione e la desertificazione delle terre, migliorando la biodiversità e creando le migliori condizioni microclimatiche per l’agricoltura”.

Ricordiamo che è stato pubblicato il bando della misura 4.4 del Psr Puglia 2014/2020 per il sostegno degli investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali.

In particolare, la misura 4.4 ha tra gli obiettivi la salvaguardia e il recupero conservativo dei muretti a secco e jazzi, la realizzazione di recizioni per la delimitazione delle aree a rischio di conflitto tra zootecnia estensiva e predatori (in particolare il lupo), il recupero di strutture in pietra a secco, come cisterne ed altre forme di accumulo di acqua.

Tra i soggetti beneficiari individuati ci sono anche gli imprenditori agricoli, per quanto riguarda la localizzazione gli iinterventi possono essere realizzati nel territorio della Regione Puglia, con priorità ai territori ricadenti in Area Natura 2000 (Sic, Zps, Iba) e in siti ad alto valore naturalistico.

Per maggiori informazioni cliccare sul link sotto:

Circolare bando muretti a secco

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